Di fronte ad un contesto lavorativo che vede le figure professionali impegnate nel sociale, isolate l’un l’altra, in cui gli stessi rapporti lavorativi sono spesso diversi (co.co.co. – partite iva – contratti a progetto – soci lavoratori – soci collaboratori – soci speciali – lavoratori a chiamata - dipendenti), occorreva uno strumento di collegamento e controinformazione che si rivela utile ed efficace per diversi motivi.
Anzitutto il punto di vista di chi lavora in prima linea nei servizi della città: siamo stanchi di sentire ipocrisie, autocelebrazioni di questa o quella autorità politica locale o nazionale sugli sforzi, i grandiosi risultati raggiunti, le allettanti possibilità offerte dai servizi sociali di Roma.
Definiamo la nostra professione, troppo spesso confusa o mascherata da un volontariato che non esiste più. Si spendono fior fior di quattrini per questi servizi ed è giusto che si sappia in quale modo vengono spesi e chi ne paga il costo più alto. Parliamo delle connivenze tra privato-sociale e amministrazioni comunali che continuano ad esternalizzare i servizi senza il minimo di controllo alle cooperative sociali che sotto l’etichetta della solidarietà vantano forti interessi economici e nascondono situazioni di estremo disagio.
Questo blog vuole essere uno strumento per uscire fuori dalla dimensione di “isolamento” nella quale ci troviamo a lavorare ed a vivere, un mezzo per poter conoscere le reali esperienze del “sociale” o per comprendere meglio le “regole” scritte e non che connotano questo settore, per poter meglio difenderci, per migliorare la nostra condizione che non è una condizione individuale, bensì di tutti.
Anzitutto il punto di vista di chi lavora in prima linea nei servizi della città: siamo stanchi di sentire ipocrisie, autocelebrazioni di questa o quella autorità politica locale o nazionale sugli sforzi, i grandiosi risultati raggiunti, le allettanti possibilità offerte dai servizi sociali di Roma.
Definiamo la nostra professione, troppo spesso confusa o mascherata da un volontariato che non esiste più. Si spendono fior fior di quattrini per questi servizi ed è giusto che si sappia in quale modo vengono spesi e chi ne paga il costo più alto. Parliamo delle connivenze tra privato-sociale e amministrazioni comunali che continuano ad esternalizzare i servizi senza il minimo di controllo alle cooperative sociali che sotto l’etichetta della solidarietà vantano forti interessi economici e nascondono situazioni di estremo disagio.
Questo blog vuole essere uno strumento per uscire fuori dalla dimensione di “isolamento” nella quale ci troviamo a lavorare ed a vivere, un mezzo per poter conoscere le reali esperienze del “sociale” o per comprendere meglio le “regole” scritte e non che connotano questo settore, per poter meglio difenderci, per migliorare la nostra condizione che non è una condizione individuale, bensì di tutti.
3 commenti:
Anch'io mi complimento con l'autrice del blog... ma dire "finalmente in rete" non è proprio esatto se non irriconoscente. Già dal 2004 il sito www.SOSprecari.it si era prodigato per dare visibilità su internet all'esistenza del cocittos offrendo oltre al vario materiale informativo anche uno spazio su un forum. Il cocittos, nonostante la sua passione per le tematiche sociali, all'epoca accolse in modo fiacco l'iniziativa. Tuttavia, il sito ugualmente ha continuato a crescere perchè la rabbia e l'indignazione per una realtà come quella delle cooperative e dello sfruttamento dei lavoratori costituisce una motivazione a sè che supera i particolarismi e gli individualismi.
Auguro a questo blog una maggiore diffusione e che possa riuscire a scuotere le coscienze più di quanto abbia fatto finora il sito www.SOSprecari.it nel settore delle cooperative sociali.
Ricordiamo che il materiale prodotto dal cocittos fino al settembre 2006 è tuttora reperibile sul sito medesimo.
Buon lavoro!
L'autrice del sito SOSprecari
Mi vorrei scusare con l'autrice di sosprecari.it a nome del cocittos. La nostra scelta di creare questo blog non è stato un atto di irriconoscenza verso il vostro sito, nè contro ogni altro sito che ha pubblicizzato l'esistenza e le iniziative del cocittos. Volevamo solamente uno spazio un pò più nostro ed autonomo dove poter dire direttamente (senza sperare nelle ospitalità in altri spazi)quello che facciamo e continuare a denunciare le nostre condizioni lavorative. La vostra assenza sia alle riunioni che alle iniziative non ci faceva proprio pensare che vi sareste "offesi" per la dimenticanza. Ci scusiamo ancora e auspichiamo una ripresa della collaborazione.
Preciso quanto detto prima poichè non sono stata ben compresa, forse a causa della comunicazione troppo sintetica.
Il cocittos ha fatto bene anzi benissimo a creare un proprio blog, perchè le armi con cui dobbiamo combattere l'indifferenza delle istituzioni sul problema dello sfruttamento dei lavoratori non sono mai abbastanza. Nè dovevate certamente rendere conto a me o ad altri della vostra pregevole iniziativa (il web va utilizzato al massimo in tutte le direzioni perchè è uno strumento potentissimo per la controinformazione). Detto questo non è necessario scusarsi! La mia infatti non era una critica per la creazione del blog, ripeto, ma voleva essere un benevolo rimprovero (ma anche uno stimolo per il futuro del blog) per l'affermazione "finalmente in rete": in un certo qual modo in rete già eravate pur non avendo "sfruttato" abbastanza, secondo me, l'opportunità che vi avevo offerto volontariamente in questi anni... Anzi il sito nacque con la chiara motivazione di dare visibilità sul web alle iniziative del cocittos.
Ma, ripeto, non ci sentiamo offesi come lo dimostra il fatto di avervi linkato.
Di nuovo buon lavoro ... e la nostra collaborazione non si è mai interrotta ma ha solo cambiato tipologia: non possiamo essere presenti alle riunioni, ma continuiamo il nostro impegno soprattutto attraverso la gestione del sito (ora proseguita da mio marito) che come potete verificare è ricco di informazioni ed è sempre aggiornato.
Nella speranza di essere stata più chiara colgo l'occasione per salutare tutti/e.
www.SOSprecari.it
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